I criteri validi a livello internazionale per definire la qualità dei diamanti sono le cosiddette 4C così suddivise:
Caratura: | il peso di un diamante viene misurato in carati. Un carato equivale a 0,2 grammi. |
Colore: | Un diamante è tanto più pregiato quando mostra totale assenza di colore. In un diamante assolutamente privo di colore la luce bianca attraversa facilmente la pietra ed esce scomposta nei colori dell’arcobaleno. |
Purezza: | la maggior parte dei diamanti ha piccolissime inclusioni. Quanto più piccole e in minor quantità sono queste inclusioni, tanto meglio la luce può attraversare la pietra. (vedi la descrizione esatta a piè pagina) |
Taglio: | Il brillante è un diamante tagliato e mostra in superficie una tavola e 32 faccette disposte in forma radiale. Alla parte inferiore del brillante spettano altre 24 faccette. La luce che scende su un diamante viene immediatamente riflessa dalla superficie per il 20%. La luce restante attraversa la pietra e viene riflessa nuovamente sulla superficie INDIPENDENTEMENTE DAL TAGLIO. Da questo viene determinato il “fuoco” (punto focale di un prisma) e il brillare della pietra nel movimento. In un diamante tagliato male la luce esce dal diamante di lato o a volte dalla parte inferiore, non ha un fuoco, non brilla e appare opaco e torbido. Il giudizio sul taglio avviene secondo le seguenti valutazioni: Exellent, Very Good, Good, Fair, Poor. |


